L'iglishmêk è un linguaggio gestuale, gelosamente custodito dai nani da tempi immemori come un inestimabile e prezioso segreto.
Tramandato dagli anziani, viene insegnato ai giovani solo a patto che
promettano di non divulgare mai ai non nani i segreti per comprenderlo
ed utilizzarlo.
Essendo stato creato come mezzo di comunicazione silente è assai
diffuso tra i minatori ed i guerrieri o durante le contrattazioni,
quando non si vuole far capire al proprio interlocutore gambelunghe che
si sta comunicando con un proprio compare nano lì presente a sua
insaputa.
Basato su precise sequenze di gesti, movimenti delle mani e delle dita, l'Iglishmêk non
possiede una vera e propria grammatica ed è fatto per esprimere
semplici concetti. Tuttavia se ben padroneggiato si può prestare
alla formulazione di pensieri più complessi ed
articolati basandosi sull'accostamento logico di concetti per
lasciare desumere il succo del discorso. I gesti che compongono
l'intero gestuario non sono molti ma sono elastici.
I vari movimenti tendono ad essere diversificati e non fraintendibili,
ma capita alle volte che alcuni gesti simili rappresentino cose o
concetti differenti tra laro, seppur si tratti generalmente di
sfumature di uno stesso concetto o concetti legati tra loro da un
qualche nesso logico. In questi casi, per fugare
l'ambiguità polisemantica è necessario affidarsi al
contesto che, nella maggioranza dei casi, suggerirà la giusta
interpretazione di un gesto che abbia più significati.