Il linguaggio dei Nani, o Khazalid, è una lingua molto antica e segreta. Durante i millenni di storia nanica questo linguaggio è cambiato molto poco, assorbendo solo alcune parole dalla lingua di Umani ed Elfi. Questa dura opposizione al cambiamento è indubbiamente collegata al senso di tradizione che ogni Nano notoriamente possiede. Si sa infatti che i Nani sono estremamente contrari ad ogni tipo di cambiamento e ad ogni nuova idea, specialmente se queste ultime provengono da altre razze.

I Nani sono noti per il loro arcigno comportamento, infatti esprimono i loro pensieri con poche parole e cautamente. Vero è però che, quando i Nani iniziano a bere molta birra, come ad esempio in occasione delle loro feste, diventano più loquaci ed intonano canzoni sulle montagne, sui giorni passati o sulle loro imprese eroiche. Inoltre i Nani hanno una voce profonda e roca e quando sono presi dall'entusiasmo, le parole non si distinguono veramente più.

Oltre a possedere un linguaggio proprio, i Nani possiedono anche un tipo di scrittura tipico, le rune, organizzate in diversi sistemi alfabetici, alcuni dei quali desueti, indecifrabili o completamente dimenticati. Originariamente, secondo il mito, esistevano sette forme alfabetiche, una per ognuno dei Sette Padri, primogeniti del Mahal; quattro degli antichi alfabeti andarono perduti in tempi tanto remoti che perfino i Nani ne conservano memoria confusa, mentre tre pervennero alla nostra epoca: l'Argenthas, noto come "la scrittura di granito", il Klinkarun o Klinkarhun, detto "i caratteri d'acciaio" o "le rune cesello" e lo Zirakaglab, conosciuto come "la parlata dei picchi". Tutte le forme di alfabeto runico nacquero con lo scopo di tramandare la tradizione iscrivendola facilmente sulla pietra. Ogni runa infatti è composta da linee rette facilmente tracciabili con uno scalpello. In questo particolare tipo di scrittura sono incluse rune che rappresentano suoni specifici e rune che rappresentano concetti e idee, quindi molte volte esistono almeno due modi per scrivere una parola, con una singola runa, con una sequenza di rune ed in una forma alfabetica piuttosto che in un'altra. 

Il Khazalid è liberamente parlato da tutti i Nani, ma è comunque molto raro che altre razze lo sentano parlare se non sul campo di battaglia. I Nani preferiscono non diffonderlo. Questa lingua riflette pienamente il loro spirito e le loro preoccupazioni. Difatti esistono centinaia di parole per descrivere minuziosamente i vari tipi di roccia, tunnel, passaggi sotterranei, e minerali preziosi. Si narra che i Nani possiedano oltre cento parole per descrivere l'oro, in base alla sua lucentezza, al colore, alla duttilità e molte altre caratteristiche che non sarebbero neppure ponderate dal più scaltro ed erudito gioielliere di superficie. 

Infine una curiosità: quando un gruppo di Nani esce per una bevuta serale, un'attività popolare è la canzone dell'oro, con la quale ogni Nano è tenuto a turno a dire una parola che indichi l'oro. Ogni Nano deve dire una parola diversa dall'altro, e chi ne dice una già pronunciata o non riesce a pensarne una deve pagare una penitenza. Questa penitenza generalmente consiste nell'offrire un giro di birra a tutta la compagnia. Per non pagare la penitenza il malcapitato può anche inventare una parola nuova. In questo caso se gli altri presenti decidono di accettare la parola questo Nano non subirà la penitenza, e una nuova parola per descrivere l'oro sarà stata "forgiata"!




















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