Obeso - herbolg (vedi "Grasso").
Occhio - yur (in generale); dok (lett. "tondo", utilizzato
per riferirsi al bulbo oculare).
Occupare/rsi - belgond- (lett. "impegnarsi", usato
per intendere il prendere in carico un impegno, occuparsi di una
qualche faccenda); faern-
(lett. "abitare", usato per intendere prendere possesso di un
luogo, occupare uno spazio).
Occupato - belgondat (qualcuno che è
occupato in una qualche attività); faernat (qualcosa che è
stata occupata, come una dimora).
Oceano - varr (mare); arauglor (lett. "grande lago
salato").
Odiare - atrid-.
Offendere -
dammaz-.
Offerta - zaldal.
Offesa - dammaz.
Offeso - dammazat.
Oggetto -
warnelva.
Oggi - ajur.
Olio - zhukil.
Oltre - sdir.
Ombra - khazaron (l'ombra proiettata da un
nano), hesdrazh (una
qualsiasi ombra ).
Onda - tull.
Ondata - enztull.
Onice - kolgir.
Onorare - wunnaz-.
Onore - thrynaz
(sentimento legato allo status sociale, molto sentito da tutti i nani,
anche usato per riferirsi al codice d'onore nanico); wunnaz
(vedi "Reputazione"); Clangeddin
Barbargentea (nome
proprio d'un mitico antenato divino conosciuto come "l'onorevole
guerriero,
custode della reputazione", è venerato come patrono delle
dispute
riguardanti l'onore e la reputazione d'un nano, un clan o una fortezza).
Opulento
- bolg (si riferisce anche allo stato di estrema ricchezza, l'età
e la contentezza).
Opulenza
- bolgun.
Orafo - aelini, brynda
(orefice); aelin
(arte della lavorazione dell'oro); Abbathor
(nome proprio d'un mitico antenato divino conosciuto come "il signore
dell'oro, l'infinitamente avido", è venerato come signore
dell'oro e della ricchezza ma viene al contempo esorcizzato con delle
specifiche preghiere conosciute come "i culti dell'oro" per far
sì che l'avidità non si tramuti in invidia per i tesori
altrui o s'accresca al punto da divenire una meldizione).
Orbo - tzirnbelh (lett. "quasi cieco",
usato per guercio); fatyur, ongyur
(lett. "un occhio", usato generalmente con scherno o compatimento).
Orchetto -
Grunt, Hesurk.
Orco - Herurk, Urk (anche nemico).
Orda - vorkhul.
Ordine - dalth.
Orecchino - harrirg.
Orecchio - har.
Orefice -
aelinaz, bryndadin.
Oreficeria - alein.
Orfano - reykju.
Organizzare - carvlorss-.
Organizzato - carvlorssat.
Organizzatore - carvlorss.
Orma - dikkul.
Ornamento - lokadin.
Ornare - lok-.
Ornato - lokat.
Oro
- ae (il
concetto di oro purificato dalle impurità dell'estrazione ma non
ancora foggiato); aegelyr (lett. "spirito
d'oro, epiteto onorifico per gli antenati); aelin (lavorazione
dell'oro. Vedi "Oreficeria"); aelinaz,
bryndadin (orefice); ætharn
(brama d'oro); cuigh (il
concetto di oro riferito a ricchezza o denaro); bryn (oro
molto lucido e brillante, perciò molto apprezzabile); delva
(oro reperito nelle profondità e molto amato dai nani); frorl
(detto "oro fortunato", può essere una pepita, un piccolo monile
o una moneta d'oro donati da un proprio consanguineo o reperiti in
circostanze fortuite, portato con se come portafortuna); gal (un
qualsiasi tipo d'oro già fuso in
lingotti o pronto per essere modellato); galaz
(di valore ornamentale); galbaraz
(un particolare tipo d'oro molto raro e pregiato conosciuto come "oro
del rancore"); gorl (oro
particolarmente giallo e molto duttile, facile da modellare); gorlm
(oro vecchio, tramandato attraverso molte generazioni e custodito
lungamente in un'aula blindata); kidhuza
(oro grezzo, come si presenta all'estrazione prima che sia purificato);
kidhuzin (miniera ricca di vene d'oro
facilmente accessibili); konk
(di colore rossastro); kurz
(detto "oro sfortunato", che è stato usato durante una
disavventura o un cattivo affare, come ad esempio una quantità
d'oro impiegata per pagare della merce che si rivela di scarso valore);
ril (oncia o pepita d'oro che brilla
particolarmente in una parete rocciosa, per estensione anche vena
aurifera); thzun
(pepita); Abbathor
(nome proprio d'un mitico antenato divino conosciuto come "il signore
dell'oro, l'infinitamente avido", è venerato come signore
dell'oro e della ricchezza ma viene al contempo esorcizzato con delle
specifiche preghiere conosciute come "i culti dell'oro" per far
sì che l'avidità non si tramuti in invidia per i tesori
altrui o s'accresca al punto da divenire una meldizione).
Orribile
- kevhalid (lett. "elfico",
inteso come qualcosa di assolutamente repellente).
Orso - beor (orso di caverna); junz (orso).
Orzo - mubuk.
Osare - nride-.
Oscurare -
daron- (vedi
"Annebbiare", "Nascondere").
Oscurità - adnor
(il buio di una caverna, di una stanza non illuminata. Vedi "Buio"); drazh
(il concetto di oscurità, le tenebre. Talvolta rafforzato in herdrazh per intendere anche notte.
Vedi "Notte", "Tenebre"); dum
(buio in cui un perfino un nano stenta a vedere); herron
(buio non particolarmente fitto. Vedi "Buio").
Oscuro - drazhlid.
Osservare -
dok-.
Ossessione - trazzar (vedi "Fissazione").
Ossidiana - mizpal (vedi "Vetro").
Osso - thord (osso
che si usa per farne uno stuafato o si
ricava dalla carcassa di un animale. Plr. irregolare: thorden); uzgul,
uzkul (un qualsiasi osso, in genera nanico, rafforzato
in heruzgul o heruzkul per riferirsi ad ossa
vecchie, antiche o di drago); thordgnel
(rara e
molto ricercata zuppa d'ossa di troll. Rarissima e ricercatissima la
variante d'ossa di drago).
Oste - tiwirz.
Osteria - tiwaz.
Ostinato - grim,
grimaz (persona ostinata, anche crudele, truce); Fundin
(nome proprio d'un mitico antenato divino conosciuto come
"l'inamovibile, il tenace", è venerato come esempio di
perseveranza e
costanza, come simbolo del sacrificio e del non arrendersi,
perciò
viene spesso venerato in contesti legati al lavoro o alla guerra,
specie quando è impari e sembra destinata ad una sconfitta); Gotrek
Spezzastelle
(nome proprio d'un leggendario antenato divino conosciuto come
"l'ostinato", è venerato come patrono del dovere e
dell'abnegazione al
lavoro ed agli ordini, alla tradizione tramandata dagli anziani,
così
come custode dell'attenzione e della concentrazione fino al
raggiungimento d'un obiettivo);.
Ostinazione
- grimil.
Otto - saz, odro.
Ottone - guntha.
Ovvio - rash (lett. "vero"). |