Ma - bar.
Macellare - ketgrun- (lett.
"prendere la carne", usato per intendere smembrare); arglar- (macellare secondo la
tradizione); zank- (lett.
"tagliare", usato per intendere fare a fette).
Macellato
- ketgrunat (smembrato); arglarat (macellato).
Macellaio - ketgurnar.
Macelleria - arglaraz (luogo dove si macella
il bestiame); aglar (usato in
senso lato per riferirsi ad una battaglia, generalmente contro gli
orchi, vinta con grandi perdite a carico del nemico).
Macchina - barag (opera
d'ingegneria, macchinario).
Madre - khazahalnoro.
Maestoso - herzong.
Maestranza
- gunbarhal (lett. "riunione
dei mastri").
Maestro - gunbar (vedi
"Mastro").
Magari - sar.
Magazzino - urner.
Magia - hernyzrash.
Magico - gorak.
Magnanimo - herdal.
Magnifico - herawer.
Maglio - rikkaz.
Magma - haraz.
Mago
- hernyzer.
Maiale - ghazun.
Malato
- quam.
Malattia
- quamsh.
Male
- -deys (suffisso
che si aggiunge ai nomi di oggetti o cose che per una qualche ragione
non sono congeniali alla visione di chi parla); uburush (usato
per esprimere un dolore fisico o emotivo o qualcosa che non va bene).
Maledetto -
dammazat.
Maledizione -
dammaz (generalmente
usato come esclamazione, ad esempio "Maledizione è lui!"
"Maledizione ); barzul (anche
cattiva sorte); barzulegun
(una maledizione particolarmente perniciosa, rivolta anche agli eredi
di qualcuno); barzuln
(stramaledire, malederire multiplamente qualcuno).
Malto - chukkad.
Malvagio
-
nederun.
Mandorla - vehlt.
Mangiare
- ate- (vedi
"Nutrire");
joun- (lett. "Masticare", usato anche per intendere mangiare); guz- (vedi "Ingozzarsi"); atekuld (ascia
da pasto
piccola, maneggevole ed affilata, comunemente usata in accompagnamento
a coltello e forca o in sostituzione di uno dei due);
Mannaia - maraz.
Mannaro
- Nosfyer.
Mano
- yer.
Manoscritto - zarab.
Mantello
- klos.
Mantice
- nuzuz (soffietto).
Manufatto
- angaz
(utilizzato per oggetti in ferro o metallo); gomdil
(vedi "Artefatto"); warnelva (vedi
"Oggetto").
Mappa - udunin.
Maratona
- herzwirn.
Marchiare - tluk-.
Marchio - tluk (lett.
"segno").
Marciare -
got-.
Mare - varr (forma accrescitiva
desueta oer lago); arauglor (lett. "grande lago
salato").
Marchiare -
jotz-.
Marchiato - jotzat.
Marchio -
jotz.
Marcia - ghot.
Marcio - sfernat.
Marito - herkhaz.
Marmo - merna.
Marrone
-
hesron.
Martello
- bakhuz
(grosso maglio da parete, spesso idraulico, tipico delle fucine
naniche); grund (martello
da fabbro, anche usato per definire un maglio da guerra); herkrusk
(martellone, martello da guerra a due mani particolarmente pesante o
pregiato); konkherkrusk
(leggendario martello d'oro, antica reliquia appartenuta all'estinto
clan Barba d'Argento); krusk (grande
martello da battaglia a due mani); kruskern
(mazzapicchio); rikkaz (martello
da lavoro, maglio); grundaz
(lett. "martellatore", guerriero d'elite armato di martello a due mani
e pesantemente corazzato scelto per essere la guardia personale d'un
nano particolarmente importante. Plr. irregolare: grundi); mingilgrund,
mingilkrusk
(lett. "magliocatena", è una rara arma nanica di difficile
utilizzo
costituita da una testa di maglio collegata ad una catena
lunga non meno del doppio dell'altezza del nano che la utilizza. In
alcuni casi una seconda testa di maglio è collegata
all'altro
capo della catena che si presenta nel complesso più lunga
per
permettere l'utilizzo indipendente delle due teste. Talvolta al posto
dei magli sono fissate lame d'ascia bipenne come teste di battuta ed
allora l'arma prende il nome di mingilkeva.
Esistono anche varianti miste a doppia testa di battuta, maglio ad un
capo e bipenne all'altro, ed allora l'arma viene detta mingilkevrusk).
Maschera -
baybund.
Maschio - khoz.
Masticare - joun- (anche mordere).
Masticato - jounat (anche morso, nel senso
di "qualcosa che è stato morso", "volere un morso di qualcosa").
Mastro
- gunbar
(artigiano, maestro); karak
(lett. "fortezza",
inteso come titolo onorifico anteposto al nome di qualsiasi nano quando
gli ci si rivolge con rispetto in contrapposizione al dispregiativo klisk); Gamil
Zirak (nome proprio d'un
mitico antenato divino conosciuto come "il maestro venerabile",
è venerato come maestro di Telchar
il Fabbro
e quindi come protettore di tutti i maestri, dell'insegnamento e del
sapere, in particolare del sapere legato alla forgia ed alla
metallurgia).
Matto
- bakra.
Mattone
- molg.
Maturo - dzur (lett.
"pronto", riferito a frutta e verdura).
Me - or.
Mela
- malm
Mentire - bedorn- (anche sbagliare, errare).
Mentre - nherm
Menzogna - bedorn (anche esagerazione,
distorsione -della realtà-, scetticismo, sbaglio).
Meraviglia - mizem.
Meravigliarsi - mizem-.
Meravigliato
- mizemat.
Mercante - tarazbrynda,
tarazcuigh (vedi
"Commerciante"); Vergadain
(nome proprio d'un mitico antenato divino conosciuto come "il signore
del
commercio, infallibile negoziatore", è venerato dai mercanti
e da chi
scommette o chiede un buon auspicio per concludere un buon affare).
Mercato - ketcuigh (mercato
in
generale, mercato umano); urbaz
(mercato nanico aperto ad altre razze, insieme di botteghe o ambulanti
gestite da mercanti nanici che smerciano i loro manufatti con altre
razze); tarnaz (grande
mercato. Vedi "Fiera").
Merce - hunk.
Metallo
- azul
(un generico metallo, il concetto stesso di metallo); rithi
(un generico metallo grezzo); ae (oro
lavorato. Vedi "Oro"); aelin (lavorazione
dell'oro. Vedi "Oreficeria"); adamant (del leggendario Gromril lavorato
secondo tecniche tradizionali segrete che ne aumentano notevolmente la
resistenza e lucentezz); ang (lavorazione
dell'acciaio. Vedi "Siderurgia"); arun (vedi
"Acciaio"); ascud (un
lingotto d'acciaio); azril (argento
lucido e splendente. Vedi "Argento"); bryn (oro
molto
luccicante. Vedi "Oro"); cuigh (vedi
"Oro"); delva
(oro reperito nelle profondità e molto amato dai nani); frorl
(detto "oro fortunato", può essere una pepita, un piccolo monile
o una
moneta d'oro donati da un proprio consanguineo o reperiti in
circostanze fortuite, portato con se come portafortuna); gal (un
qualsiasi tipo d'oro già fuso in lingotti o pronto per
essere modellato); galaz (oro
di
valore ornamentale. Vedi "Oro");
galbaraz
(particolare tipo d'oro conosciuto come "oro del rancore". Vedi "Oro"); glimril
(metallo leggendario, argenteo, lucente, resistentissimo e misterioso,
che si dice sia stato forgiato da Durin stesso); glor,
glori
(argento antico. Vedi "Argento"); gorl (oro
particolarmente giallo e molto duttile, facile da modellare. Vedi "Oro"); gorlm
(oro vecchio, tramandato attraverso molte generazioni e custodito
lungamente in un'aula blindata); grimazul
(acciaio
particolarmente vecchio e provatamente resistente); gromril (metallo
leggendario anche noto come "ferro meteorico", leggermente
azzurrognolo, resistentissimo ma piuttosto pesante); guntha (vedi
"Ottone"); herkvarn
(lett.
"granferro", usato per riferirsi al ferro dei nani. Vedi "Acciaio"); hingil (vedi
"Platino"); ihilmar (nome elfico con il quale
è noto il gromril); izor (rame
rosso. Vedi "Rame");
khazakvarn
(lett. "ferro dei nani". Vedi "Acciaio");
kibil
(pepita d'argento, oncia d'argento o piccolo pezzo d'argento. Plr.
irregolare: kubul.
Vedi "Argento"); kidhuza
(oro grezzo, come si presenta all'estrazione prima che sia purificato);
kirikh (ferro
dolce, ferro battuto. Vedi "Ferro");
konk
(oro rossastro. Vedi "Oro"); kurz
(detto "oro sfortunato", che è stato usato durante una
disavventura o
un cattivo affare, come ad esempio una quantità d'oro impiegata
per
pagare della merce che si rivela di scarso valore); kvarn (vedi
"Ferro"); matekul (un
lingotto d'acciaio. Vedi "Acciaio"); laihtero
(del leggendario Gromril lavorato secondo una
tecnica tradizionale ormai quasi completamente scomparsa che riusciva a
tramutarlo in un durissimo metallo cristallino simile a diamante); luntil, lunntil
(vedi
"Bronzo"); makal
(rame antico, verde, ossidato. Vedi "Rame"); mithral (variante
nanicizzata per "Mithril"); mithril
(metallo
leggendario famoso per le sue proprietà di resistenza,
leggerezza e lucentezza, talvolsa usato come aggettivo per definire un
gromril purificato); ril (oncia
o pepita d'oro che brilla particolarmente in una parete rocciosa, per
estensione anche vena aurifera. Vedi "Oro");
sanzigil
(sinonimo
desueto e propriamente nanico di mithral); thzun (vedi
"Pepita"); vrakkvarn
(vedi "Vraccasio",
rarissimo metallo molto più resistente e lavorabile
dell'acciaio); zigil, zirak
(vedi "Argento"); zint (vedi
"Stagno"); zul (ferro
molto puro o antico, anche magnetite. Vedi "Ferro").
Metallurgia
- aelin (lavorazione
dell'oro. Vedi "Oreficeria"); ang (lavorazione
dell'acciaio. Vedi "Siderurgia").
Mettere
- mire-.
Mezzelfo
- Helgakehva.
Mezzo
- helga.
Miele - gumarz (vedi
"Dolce").
Miglio
- haellid
(cereale);
fwura (distanza).
Minare
- kraus-
(lett. "rompere", inteso come destabilizzare); bok-
(la roccia, attività estrattiva).
Minatore
- boki (minatore
esperto nello scavo di miniere estrattive di minerali, carbone, pietra
per edilizia e metallo); bokk (minatore
esperto nell'esplorazione delle grotte ed esperto capo cantiere. Plr.
irregolare:
bokkrad); grungaz
(minatore in generale, chi lavora la pietra o scava la roccia, spesso
riferito ai cercatori d'oro e pietre preziose. Plr. irregolare: grungi); thakal (minatore
esperto di scavi nel profondo delle montagne ed abile nell'uso di
congegni estrattivi); Grungni
(nome proprio d'un mitico antenato divino conosciuto come "il
protettore delle
miniere, patrono del metallo e della pietra", è venerato dai
nani che vivono prevalentemente nel sottosuolo, considerato patrono dai
minatori è adorato anche dai costruttori od in generale
chiunque
abbia a che fare con pietra e metallo in qualche modo. Si crede che
risieda nella più profonda delle caverne al mondo); Rumensk
(nome
proprio d'un mitico antenato divino conosciuto come "il mastro
minatore, il
grandeminatore", è venerato dai minatori, specie da quelli
che
si addentrano per la prima volta in caverne inesplorate o che
inaugurano una nuova miniera).
Minerale
- donnar.
Minestra
- gnel
(vedi "Zuppa"); blunagnel
(zuppa di
fagioli
molto diffusa tra i nani e particolarmente apprezzata in diverse
varianti dai nani di montagna, che la preferiscono piccante, i nani di
collina, che la amano brodosa e con l'aggiunta di patate, ed i nani di
foresta, che la arricchiscono di radici ed erbe aromatiche); dalfhugnel
(zuppa a base di cipolla ed altre spezie, molto piccante ed aromatica,
largamente diffusa tra i nani di montagna e di collina); drongnel
(rarissimo stufato a base di drago); ghultagorognel
(zuppa di patate e birra molto apprezzata da tutti i nani ad eccezione
dei duergar che solitamente sono disgustati dal solo sentirne
l'odore); thordgnel (rara e
molto ricercata zuppa d'ossa di troll. Rarissima e ricercatissima la
variante d'ossa di drago); throllgnel
(stufato a base di troll con l'aggiunta di cipolle, carote, patate e
spezie, molto apprezzato nella variante conosciuta come dhargnel,
a base di troll di roccia); yurmgnel (zuppa di
funghi particolarmente apprezzata e largamente diffusa tra i nani di
foresta, quelli del profondo ed i duergar).
Miniera
- grung (cava); delve
(miniera di recente inaugurazione, tunnel scavato da poco).
Mio - orlid.
Missiva -
fjun
(vedi "Lettera").
Mistero
-
thror.
Mito - herzagaz (Plr.
irregolare: herzagi. Vedi
"Tradizione").
Moglie
- khaznoro.
Mola
- dhank.
Molla - vrig.
Molle - nyzdurak (lett. "non duro").
Mollica
- gibum.
Molo
- runn.
Molto
- arnish.
Momento - hort (lett. "attimo").
Monaco - uzd.
Monarca
- Thane.
Moneta - arvi.
Monile - klunt.
Monito - vuttun.
Montagna
- ruga.
Montare - endrin- (lett.
"costruire").
Monte - ruga (talvolta rafforzato in
Herruga per intendere per magnificare una specifica montagna o il
concetto di montagna stesso).
Montone - bumnusk.
Monumento
- hernuzglid.
Mordere - joun- (lett. "masticare",
generalmente usato per intendere mangiare); lukham- (lett.
"azzannare").
Morire - deladauragh- (lett. "discendere
sdraiati"); uzgul-, uzkul- (lett.
"divenire ossa").
Mormorare - grumbak- (vedi
"Borbottare").
Mormorio - grumbak (vedi
"Borbottio").
Morso - jounat (un
morso di qualcosa, un assaggio);
lukham (di
animale).
Morte - uzgula, uzkula (lett.
"ossa", si usa al plurale sia che ci si riferisca ad una singola che a
più morti).
Morto
- uzgulat, uzkulat (chi
è deceduto); Brynkvarngur
(il cinghiale d'oro, colui che traina il carro dei morti fino alle
fucine celesti e che col suo muso s'apre un varco nella dura pietra che
le racchiude); Gazul (nome
proprio d'un antenato divino conosciuto
come "il protettore dei morti, colui che accoglie nelle fucine
celesti", è venerato come custode dei portali d'accesso alle
fucine celesti dell'aldilà all'arrivo di Brynkvarngur); Ultharfrur (lett.
"libertà dell'Artefice", secondo il credo di alcuni nani
sarebbe
una condizione successiva alla morte in cui lo spirito è
slegato
dal corpo ma non è ancora salito sul carro di Brynkvarngur
raggiungendo gli antenati).
Mosaico - durazdzo.
Mostro - adarun, drakk.
Moto - humm (movimento).
Mucca - kopak.
Mulo - zhorg.
Muovere
- humm-.
Muscolo - edbarv.
Mura - azkahr.
Muro - rham.
Musica
- yundaz.
Muto - klanid.
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